Chi Siamo


Sono convinto che come nei cani anche nelle persone la genetica lasci il suo segno.
Nel 1970, ancor prima della mia licenza di caccia il nonno, che io sin da bambino seguivo nelle sue giornate venatorie, mi regalò un cucciolo di pointer, poi una setter inglese "Del Sole"...crescemmo insieme tra calanchi e starne "vere" e da quel momento capii che i setter stavano entrando nel mio dna. Inizialmente la passione era per entrambi i cani, ma pian piano capii che quella per il setter avrebbe prevalso. Da lì, con la nascita dell’Allevamento dei Laderchi, comincia la mia selezione di una tipologia di cane morfofunzionale più che gradevole esteticamente e continua la ricerca di esemplari che sviluppino sul terreno un’azione accompagnata da gran classe. Posso dire di essere soddisfatto del lavoro fin qui svolto, ma mai appagato totalmente perchè il setter ti entra dentro l’anima e il meglio sarà sempre quello che verrà.

Ho deciso di mettere la foto del nonno perchè è stata la persona che ha fatto sbocciare dentro di me questa grande passione.

Roberto De Giovanni

Setter Dei Laderchi



Il "bello e bravo" è l'obiettivo ed il sogno di ogni allevatore di razze da lavoro, ma la strada è notoriamente difficile da percorrere e dei molti che partono i più si perdono; alcuni per reazione all'insuccesso si dedicano esclusivamente o alla bellezza o al lavoro e denigrano chi ha fatto la scelta opposta, senza capire che così denigrano anche il loro lavoro perchè il peggior servizio che si può fare ad una razza è di farne due.

Pochi riescono a coniugare le due tendenze, producendo con continuità cani morfologicamente apprezzabili in possesso di grandi qualità naturali e di un irrinunciabile stile di razza, ovviamente non cani perfetti, non ne esistono, ma tipici, positivi sul terreno e buoni riproduttori.

Tra questi allevatori, invero assai poco numerosi, va di diritto iscritto Roberto De Giovanni, Robertone per gli amici, che con i suoi "Dei Laderchi" ha prodotto, in ormai trent'anni di selezione, soggetti di eccellente livello il cui sangue si ritrova oggi in molti campioni di bellezza e di lavoro.

Questi sono dati inconfutabili verificabili da chiunque sui libri di selezione, ma quello che conta per noi, più a nostro agio tra i boschi o nei calanchi che a bordo dei rings o delle prove, è la facilità di incontro e di risoluzione che caratterizza i "Dei Laderchi".

E' un "Robertone" vero? E' la domanda ammirata che tante volte ci siamo sentiti rivolgere dopo un'azione spettacolare in campagna o nei campi di addestramento, anzi più che una domanda è un'affermazione perchè un "Dei Laderchi" è inconfondibile per morfologia, determinazione e stile!

Prof. Giorgio Zauli